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Relazione sull'andamento economico della provincia di Sondrio - 2010

CAPITOLO 16

Note conclusive e prospettive

statuto

Il 2010 ha rappresentato per tutte le economie l'anno dell'incertezza, con l'avvio di una ripresa che ha ancora bisogno di consolidarsi e che si pone all'interno di una realtà globale che cresce, ma a due velocità. Da una parte i Paesi emergenti, con tassi di crescita significativi, dall'altra i Paesi avanzati, che crescono meno anche a causa del loro elevato tasso di indebitamento.

La ripresa del commercio internazionale è segno tangibile di un cambio di marcia nella difficile congiuntura; permangono tuttavia incertezze specie sui mercati finanziari e crescenti preoccupazioni vista la forte crescita per i prezzi delle materie prime e dell'energia con i connessi problemi di aumento dell'inflazione - anche importata - in condizioni di crescita ridotta.

Ricordiamo che in provincia di Sondrio nel 2009 la situazione era andata per certi versi meglio che altrove, con una limitata - rispetto ad altri territori - contrazione della produzione industriale, delle attività e dei consumi, un effetto contenuto sull'occupazione, sia pure con un dato di ore di cassa integrazione lievitato rispetto al passato e, infine, in un quadro generale che, diversamente ad altri territori, non ha dato segnali di restrizioni del credito a famiglie ed imprese.

Nella analisi dello scorso anno erano stati altresì evidenziati, quali fattori territoriali distintivi, il ruolo svolto dalla micro, piccola e media impresa nella sua funzione di ammortizzatore sociale e la forte coesione "di sistema".

Nel 2010 la contrazione delle attività è stata tutto sommato ridotta (-0,7% imprese attive), anche se il numero delle iscrizioni ha continuato ad essere inferiore rispetto alle cancellazioni e cessazioni. L'economia di Sondrio si mantiene profondamente diversificata su varie attività economiche con una prevalenza del terziario.

Il sistema economico locale riflette lo schema secondo cui da economia decentrata rispetto ai centri nevralgici principali, il ciclo economico, di crisi o di crescita, viene acquisito in ritardo rispetto al contesto regionale e nazionale e con effetti che tendono a permanere più a lungo che altrove. Mentre gli altri territori lombardi ed alpini hanno beneficiato del traino della ripresa, il sistema valtellinese nel 2010 si è mantenuto sugli stessi livelli raggiunti nel 2009. In tale dinamica ha certo avuto un forte peso la ridotta propensione ad operare sui mercati esteri, che ha di fatto impedito all'economia provinciale di agganciare la ripresa del commercio internazionale.

Diverse iniziative sono state lanciate per sostenere l'internazionalizzazione delle imprese e favorirne l'aggregazione proprio in virtù della nota difficoltà a raggiungere la massa critica di risorse necessaria a competere sui mercati internazionali. Il tema dell'aggregazione, del fare rete, è essenziale in tutti i campi data la dimensione ridotta e la limitata patrimonializzazione delle imprese. Le attività congiunte e l'azione multidimensionale di sistema per puntare sull'innovazione rimangono fondamentali: una scarsa massa critica penalizza gli investimenti e limita l'impatto di ricerca e innovazione. L'internazionalizzazione che è strettamente connessa all'innovazione è un treno da non perdere e la collaborazione fra imprese su questo fronte apre buone prospettive i cui risultati si potranno vedere nel tempo. Serve infatti il supporto per la realizzazione di attività che di per sé sono complesse e articolate, ad elevato valore aggiunto, nella ridefinizione continua di modelli di business cui le aziende devono pensare per operare in contesti sempre più globali soggetti a cambiamenti continui. In tale quadro, risulta altrettanto fondamentale investire sul "capitale umano" e, quindi, sul rafforzamento delle competenze in azienda. Anche in tale campo, il 2010 ha registrato positivi avanzamenti nell'azione intrapresa, in particolare, dalla Camera di Commercio, con il progetto "Laureati in Impresa".

Si afferma l'esigenza di una sempre maggiore trasversalità delle iniziative, con al necessità di integrazione fra i diversi settori. Basti pensare all'integrazione fra territorio, turismo, agroalimentare, servizi avanzati e innovativi e alle opportunità di rilancio per l'intero sistema sulla base di questa stretta connessione.

Permane il gap infrastrutturale, che contribuisce a rendere decentrata la realtà locale. Migliorare i collegamenti è una delle priorità e diventa sempre più necessario puntare su condizioni che migliorino l'attrattività del territorio sia in ottica turistica - marketing territoriale - sia in ottica di attrazione e creazione d'impresa sul territorio, attirando in Valtellina imprese e competenze. In tema di infrastrutture, l'attenzione deve essere data sia alla dimensione strutturale, come pure alla dimensione di servizio. La vicinanza con la Svizzera deve essere valutata in termini di modelli da replicare e, soprattutto, nei possibili ambiti collaborativi e di sviluppo comune, specie in campo ferroviario.

Agire insieme, come comunità locale, diventa la chiave perché le risorse vengano valorizzate e le problematiche affrontate. Al tempo stesso, risulta fondamentale la capacità di aprirsi al confronto verso territori simili a quello valtellinese.

Se proviamo a guardare avanti, in un contesto di ripresa che stenta a consolidarsi e che ha ancora ampi margini di incertezza, lo Statuto Comunitario per la Valtellina rappresenta uno strumento importante. Un passo significativo è stato compiuto nel 2010 e consiste nel fatto che attori pubblici e privati in partnership abbiano deciso di stipulare un accordo per portarne avanti l'implementazione per uno sviluppo sostenibile di qualità. La forte coesione di sistema e l'interesse a procedere su una linea di sviluppo orientata alla sostenibilità dà indicazioni precise sulle scelte da compiere.

Consapevoli che per crescere è importante monitorare i passi fatti, quest'anno, nel quadro del progetto di monitoraggio dello Statuto Comunitario per la Valtellina, è stata aggiunta la dimensione del confronto con realtà simili. Un confronto che non è finalizzato a dire chi fa meglio o chi fa peggio per fare graduatorie sterili, ma per poter individuare aree specifiche e linee di sviluppo anche attraverso il consolidamento di partnership finalizzate anche a realizzare progetti congiunti nati dall'identificazione di problematiche simili.

Dal confronto effettuato abbiamo evidenziato che emergono luci e ombre che confermano alcune linee tipiche del sistema valtellinese: in tutti i territori alpini emerge una forte diversificazione settoriale; nella provincia di Sondrio ci sono pochissimi fallimenti e il sistema imprenditoriale è solido e coeso, ma in una limitata vitalità, dove muoiono più imprese di quante ne nascano.

La produzione di energia rinnovabile (idroelettrico) della provincia di Sondrio è primaria anche rispetto agli altri territori; rispetto alle altre province alpine si rilevano un deficit infrastrutturale e una limitata propensione all'export e all'innovazione, motori della competitività.

Spicca nel confronto con le altre province alpine la qualità del credito - ricordiamo che in provincia si registra il dato più basso di sofferenze/ impieghi - realtà eccellente in un sistema coeso e attento alle esigenze del tessuto locale e con uno stretto rapporto fiduciario fra imprese e banche del territorio.

A questa prima dimensione di benchmarking che andrà a regime nel tempo, aggiungeremo anche un tassello dato da informazioni qualitative raccolte ed elaborate attraverso indagini e interviste a testimoni privilegiati sul territorio e nei territori di comparazione, quindi sulla base di rapporti diretti con gli altri territori. L'obiettivo di aggiungere ulteriori dimensioni nell'analisi, elaborazione e proposta è volta a monitorare e far crescere la qualità, per uno sviluppo sostenibile "lombardo - europeo per il XXI secolo", come auspicato nello Statuto stesso.

Si informa che l'Allegato Statistico - suddiviso nelle due sezioni "Dati provinciali" e "Dati per Comunità Montana", la Relazione previsionale e programmatica 2011 e la Relazione sulla gestione 2010 della Camera di Commercio di Sondrio sono disponibili e consultabili on-line sul sito camerale, www.so.camcom.it e sul sito relativo al progetto di "Progressiva implementazione del Sistema di monitoraggio", e procedure attuative, relative allo Statuto Comunitario per la Valtellina, www.statvalt.eu, oltre che sul supporto USB offerto agli ospiti in occasione della Giornata dell'Economia 2011.

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NOTE

  • nessuna