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Uno statuto comunitario per la Valtellina

SEZIONE 6

Paesaggi e memorie Valtellinesi
Per non dimenticare
che il futuro nasce dalla storia, dagli ideali e dalla progettualità

statuto

 

 

Conte Diego Guicciardi (1756-1837)

deputato della delegazione Valtellinese al Congresso di Vienna 1814-1815

Politico, magistrato e cancelliere della Valtellina. e' a lui che si deve l'unione della valle alla Repubblica Cisalpina. Fu ministro di Polizia, dell'interno, e deputato alla Consulta di lione per la repubblica Cisalpina. Fu designato Segretario di Stato della Repubblica italiana da napoleone; si dimise presto a causa di dissensi con melzi. Senatore dal 1809, fu Deputato della Delegazione Valtellinese al Congresso di Vienna 1814-1815 e si impegnò per ottenere dal congresso di Vienna il riconoscimento dell'unione della Valtellina alla lombardia.

 

Carlo Donegani (1775 1845)ingegnere progettista e costruttore che per i suoi meriti professionali ottenne il titolo di Cavaliere dell'impero Austriaco. A seguito dei moti del Risorgimento tornò in lombardia, dove ebbe la carica di ingegnere capo di prima classe nelle province di Como e Sondrio. Fra le molte commissioni di opere di ingegneria eseguite da Donegani, devono essere ricordate le Strade dei passi dello Stelvio e dello Spluga (1818-1825).

 

Maurizio Quadrio (1800-1876) Patriota
Patriota, nato a Chiavenna, partecipò ai moti piemontesi del 1821; fu quindi in Spagna, Svizzera e Russia e nel 1830 prese parte all'insurrezione polacca. nel 1848 fu tra i promotori della rivoluzione in Valtellina, ove operò anche come commissario del governo provvisorio di milano. Fu discepolo e stretto collaboratore di mazzini. trascorse lunghi periodi di esilio in inghilterra dove collaborò e poi diresse la rivista mazziniana di propaganda repubblicana "Pensiero e Azione".

 

Luigi Torelli (1810-1887)Patriota e uomo politico originario di Villa di tirano, fu ministro e senatore del Regno. Fu governatore, poi prefetto di Sondrio dal 1859 al 1861. in seguito fu nominato prefetto di Bergamo, Palermo, Pisa e Venezia. Ricoprì il ruolo di ministro dell'Agricoltura, industria e Commercio del Regno d'italia nel Governo la marmora i.

 

Emilio Visconti Venosta (1829-1914)Diplomatico e politico di antica famiglia valtellinese, fu più volte ministro degli esteri, senatore del Regno d'italia nella XVi legislatura. Discepolo di mazzini, prese parte a tutte le cospirazioni anti-austriache fino alla sollevazione di milano il 6 febbraio 1853. Fu delegato ad occuparsi della conduzione dei delicati negoziati connessi con la guerra franco-prussiana, l'occupazione di Roma e la conseguente fine del potere temporale del Papa. Fu nominato Cavaliere dell'Annunziata da Vittorio emanuele iii di Savoia come riconoscimento dei meriti conseguiti.

besta

fabio Besta (1845 1922) Economista valtellinese, fu docente di ragioneria all'Università Ca' Foscari di Venezia. la sua opera maggiore, "la Ragioneria" (chiamata anche il "trattato" di Besta) muove dalle origini del metodo in partita doppia per arrivare all'analisi delle scritture delle aziende medievali italiane, alla storia delle scritture contabili e della ragioneria. A Fabio Besta si deve l'invenzione del "Sistema Patrimoniale", che è stato utilizzato in italia negli anni '20-'30 e in seguito adottato in quasi tutti gli altri Paesi del mondo e conosciuto con il nome di di "Sistema Patrimoniale Anglosassone". A Fabio Besta si deve anche la definizione di ragioneria come scienza del controllo economico.

 

Pio Rajna (1847-1930) Filologo e letterato nativo di Sondrio, fu dal 1874 a milano e dal 1884 al 1922 a Firenze insigne maestro di romanistica. Fu socio dei lincei dal 1907 e senatore a vita dal 1922. in particolare si ricordano gli studi intesi a determinare i modi di rielaborazione e svolgimento della materia epica e cavalleresca di Francia quale base del poema cavalleresco italiano.

 

Luigi Credaro (1860-1939)

Sondriese, storico della filosofia, pedagogo, fu ministro della Pubblica istruzione dal 1910 al 1914 e fece approvare importanti leggi per la scuola elementare e per la scuola media fra cui, nel 1911, l'istituzione del liceo moderno. Dopo la fine della Prima Guerra mondiale fu commissario straordinario, poi commissario generale civile per il trentino. Fondò nel 1907 e diresse sino alla morte la Rivista pedagogica. Fu socio dei lincei dal 1914 e senatore a vita dal 1919.

 

Giovanni Bertacchi (1869-1942) Poeta e critico letterario chiavennasco, fu docente di letteratura italiana presso l'Università di Padova dal 1916 al 1938, quando lasciò volontariamente l'insegnamento prendendo posizione contro il fascismo. la sua opera poetica più importante è il Canzoniere delle Alpi, pubblicata nel 1895.negli ultimi anni scrisse anche molte poesie in dialetto chiavennasco.

 

Enrico Besta (1874 -1952) Giurista valtellinese di fama internazionale, già da giovanissimo fu appassionato dagli studi, tanto che a soli tredici anni cominciò a trascrivere documenti valtellinesi. la sua carriera accademica ebbe inizio come studioso di storia del diritto italiano all'Università di Padova, per poi vincere all'età di ventiquattro anni la cattedra di Storia del Diritto all'Università di Cagliari. Fu uno dei più importanti studiosi di storia del diritto italiano della sua epoca, conosciuto in italia e all'estero. Approfondì molti temi storici con particolare riguardo al periodo medievale, alla Sardegna e Valtellina. nel 1924 fu poi nominato docente all'Università di milano. Fu anche consigliere del centro italiano di Studi sull'Alto medioevo.

 

Ezio Vanoni (1903-1956)

economista di morbegno, fu professore di scienza delle finanze all'istituto di economia e Commercio di Venezia e all'Università statale di milano. tra i fondatori della Democrazia cristiana, partecipò alla Resistenza. membro della Consulta nazionale e della Costituente, senatore dal 1948, fu ministro del Commercio estero (1947), delle Finanze (1948-54), del tesoro ad interim (1951-52; 1956) e del Bilancio (dal 1954). Definì la riorganizzazione degli uffici finanziari del dopoguerra e il ripristino della dichiarazione annuale dei redditi. "Piano Vanoni" è detto lo schema di sviluppo dell'occupazione e del reddito (1955-64), presentato in Parlamento nel 1955.

 

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NOTE