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Uno statuto comunitario per la Valtellina

SEZIONE 2

Presentazione

statuto

Di SEV e Vivi le Valli

Lo Statuto Comunitario per la Valtellina - un'opera ideata e proposta dall'economista valtellinese Prof. Alberto Quadrio Curzio (Fondatore e Presidente del Comitato tecnico della SeV) e realizzata con il contributo di un'equipe accademica di elevata competenza (Guido Merzoni, Maria Agostina Cabiddu, Paolo Colombo, Andrea Santini, Roberto Zoboli) del Centro ricerche in analisi economica (Cranec) dell'Università Cattolica di Milano - è stato definito "un progetto della sussidiarietà". esso è finalizzato a offrire uno strumento organizzativo del pubblico e del privato per orientare il governo della Comunità in forma cooperativa, secondo norme che hanno il loro fondamento nei valori della sussidiarietà.
Si tratta di un progetto altamente innovativo - nelle finalità, nei contenuti e nelle proposte concrete - elaborato in stretta sintonia e come strumento di attuazione dei principi di sussidiarietà previsti dalle norme costituzionali (art. 118 della nostra Costituzione) a seguito della riforma del 2001 e contenuti altresì negli enunciati dell'Unione europea sulla democrazia partecipativa.
Si ritiene opportuno riportare l'estratto dell'intervento del Governatore della Regione lombardia, Dr. Roberto Formigoni alle celebrazioni del centenario del Credito Valtellinese (Sondrio, 12.7.2008) che, con riferimento al progetto dello Statuto Comunitario della Valtellina, così si
è pronunciato:

"La sfida della competizione globale ha assunto una connotazione fortemente locale. Le istituzioni regionali e locali sono chiamate con ancora maggiore decisione e consapevolezza a rinsaldare la propria alleanzasussidiaria con i cittadini, le imprese ed il territorio. Un'alleanza che ha dettato anche un metodo ed una strada per il coinvolgimento dei territori nel concorso alle politiche di sviluppo. In questo senso va anche il nuovo Statuto regionale, che sancisce il principio della centralità della persona, il fondamento della sussidiarietà, il metodo del partenariato, la valorizzazione delle autonomie locali, radicandosi nella storia millenaria della Lombardia. Si nota una consonanza evidente con la proposta di Statuto Comunitario per la Valtellina, espressione della capacità di questo sistema territoriale di leggere in modo dinamico la propria identità comunitaria e le linee strategiche per il proprio sviluppo. Uno Statuto che pone alla base dei rapporti tra soggetti pubblici e privati i principi di solidarietà e di sussidiarietà, e delinea per le valli della provincia di Sondrio un progetto di sviluppo capace di integrare sostenibilità ambientale e crescita economica, radicamento culturale e innovazione, qualità della vita individuale e sociale. Esso costituisce un grande esempio positivo e suscita molta attenzione sia da parte del Presidente che della Giunta Regionale tutta. Di questa nuova partnership tra istituzioni ed enti locali c'è bisogno anche in vista dell'Expo 2015, che può far sprigionare elementi di virtuosità presenti, a patto che si sia capaci di coinvolgere tutti i protagonisti del territorio regionale. L'Expo può costituire una prestigiosa vetrina ed un'occasione di crescita per tutta la Regione Lombardia...

Lo Statuto Comunitario intende gettare un ponte ideale tra passato e futuro e proiettare la Valtellina sullo scenario del XXi secolo. Sotto questo profilo rappresenta una forte sollecitazione ed esortazione perché la provincia di Sondrio rafforzi la consapevolezza della sua rilevanza e del suo ruolo trovando, nel pieno rispetto della propria identità storica, culturale e socio-economica, la giusta collocazione nel contesto lombardo ed europeo, e tenendo conto della posizione geografica strategica in cui si trova, nel cuore delle Alpi, crocevia tra la lombardia ed alcune delle aree più progredite dell'Ue.
lo Statuto Comunitario si caratterizza e qualifica non solo quale prodotto di studio e ricerca di alto valore scientifico e grande valenza culturale, ma anche e soprattutto perché propone norme e modalità per l'azione, da tradurre in operatività attraverso modelli di partecipazione attiva.
l'iniziativa è rivolta a tutte le componenti rappresentative della comunità valtellinese (istituzioni, operatori economici, soggetti e associazioni private) alle quali offre i principi e gli strumenti utili per il "buon funzionamento" del sistema socio-economico locale, fondato sull'attivazione di meccanismi di coordinamento soggettivi e collettivi e di governance comunitaria, ed orientato ad obiettivi di sviluppo sostenibile.
i principi e valori che sono contenuti in tale progetto sono stati da tempo posti dalla SeV a fondamento della sua mission, trasferendoli nei propri atti istitutivi*, nella definizione della composizione degli organi sociali e nel programma di attività via via svolto nel tempo. Con la conclusione del percorso di studio e ricerca e la formulazione dello Statuto Comunitario, l'Associazione celebra un momento molto significativo della sua vita associativa, una sorta di punto di inizio di un nuovo ciclo caratterizzato da nuove prospettive e scenari.
Vivi le Valli, espressione di un gruppo di imprenditori, Socio Sostenitore della SeV, e copromotore dell'iniziativa con la stessa, con orgoglio ha sostenuto economicamente

*Dai documenti costitutivi della SeV del 3.11.1993: "…contribuire a delineare uno statuto economico-sociale che sia sempre aperto alla dinamicità di un'area europea come la Padania lombarda, ma tenga conto delle specificità naturali, territoriali ed ambientali dell'Alpina Valtellina".

l'opera e si è potuto confrontare con gli autori partecipando attivamente al gruppo di lavoro costituito dalla S.e.V.
Al riguardo potrebbe sorgere la domanda: perché il consorzio Vivi le Valli è così interessato allo Statuto Comunitario? la risposta è da ricercare nell'idea fondante di Vivi le Valli, nato nel 2003 con l'intento di contribuire allo sviluppo socio-economico della provincia. Fin dalla sua costituzione Vivi le Valli ha cercato di analizzare i problemi della provincia, stimolando il dibattito alla ricerca di soluzioni concrete e sostenendo altresì alcuni progetti. in particolare ha sponsorizzato un piano di comunicazione territoriale, favorito la realizzazione del nuovo marchio Valtellina, promosso il Consorzio turistico Provinciale e ha assunto un ruolo attivo nel progetto del volo commerciale dell'avio-superficie di Caiolo.
la partecipazione di Vivi le Valli alla realizzazione dello "Statuto Comunitario" deriva pertanto dalla piena condivisione e consapevolezza che solo attraverso un'azione concertata e condivisa delle varie componenti della comunità valtellinese e valchiavennasca secondo i paradigmi della sussidiarietà, possono essere perseguiti e mantenuti nel tempo obiettivi strategici determinanti per lo sviluppo socio-economico del territorio provinciale.
Si intende ora avviare un'attività articolata di diffusione e dibattito pubblico sulle finalità, sulle proposte formulate e sui momenti attuativi dello Statuto che, secondo le finalità dichiarate, dovranno riguardare anche tematiche specifiche di carattere applicativo concreto.
Al riguardo, esemplificando, è nostra convinzione che il settore turistico e quello agro-alimentare, comparti fondamentali per l'economia del nostro territorio, possano assurgere a traino di altri, quali il commercio, l'edilizia, il terziario avanzato. Si rendono quindi necessari a questo scopo interventi che forniscano aggiornati modelli ai quali ispirarsi.

In questa ottica merita particolare menzione il progetto di realizzazione del Polo per l'innovazione della Valtellina che si propone di concorrere alla creazione ed alla diffusione dell'innovazione e della tecnologia mediante l'attivazione di contatti tra i detentori delle conoscenze ed il tessuto imprenditoriale valtellinese.
Ben presente nello Statuto è il tema della sostenibilità
ambientale e territoriale efficacemente sintetizzato nell'art.
9 là dove si dice: "la comunità tutela il paesaggio quale elemento fondante dell'identità, promuove la salvaguardia dell'ambiente e l'uso sostenibile delle risorse territoriali".
Pertanto la tutela del paesaggio, come bene socio-economico della comunità, prezioso e insostituibile patrimonio da preservare anche per le generazioni future, deve divenire il principio cardine in base al quale occorre ricercare soluzioni di equilibrio nella pianificazione urbanistica e nella sua conseguente e coerente attuazione.
Altri temi di vitale importanza per il territorio sono quelli energetici dello sfruttamento delle acque ai fini della produzione di energia idroelettrica. la produzione dell'energia da fonti rinnovabili dovrà essere un impegno anche della nostra comunità in un sano equilibrio di costi-benefici tra iniziative imprenditoriali, tutela del paesaggio e dell'ambiente, nonché vantaggi economici per la comunità.
l'organizzazione più efficace ed efficiente delle istituzioni locali è altro argomento sul quale lo Statuto si è espresso chiaramente proponendo, come soluzione "per assicurare un sistema di governo della Valtellina improntato su criteri di semplificazione e razionalizzazione istituzionale" (art. 6 dello Statuto), azioni congiunte allo scopo di sfruttare tutte le economie di scala che possono derivare dai processi conseguenti da individuare e attivare.
Al fine di verificare il livello di efficacia dell'attività della collettività nell'applicazione dei principi e delle politiche di sviluppo coerenti con lo Statuto, risulta molto interessante

la soluzione proposta dagli Autori di costruire un sistema di monitoraggio come indicato nel saggio finale della presente pubblicazione.
lo Statuto Comunitario è ricco di principi e politiche che troveranno applicazione in futuro se la società civile, la classe imprenditoriale e dirigente provinciale svolgeranno un ruolo da co-protagonisti assieme alle istituzioni per il bene della propria comunità.
nelle previste fasi di carattere divulgativo, la SeV assieme a Vivi le Valli si porranno quale organismo investito della funzione di attivazione e coordinamento del programma previsto dallo Statuto.
A tutti i soggetti del territorio cui è rivolto lo Statuto Comunitario, si porge il più fervido invito a voler condividere e prendere parte attiva alle fasi realizzative che ora si devono affrontare, perché l'iniziativa possa divenire veramente un 'progetto comunitario' in cui le varie componenti sociali possano, idealmente e concretamente, riconoscersi e trovare rappresentanza; nella consapevolezza che solo attraverso un'azione ampia e partecipata potranno essere conseguite le alte finalità intrinseche al progetto.

Presidente

Presidente

Società Economica Valtellinese

Consorzio Vivi le Valli

(Claudio Snider)

(Antonio Tirelli)

*

NOTE

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