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Relazione sull'andamento economico della provincia di Sondrio - 2011

Indice

copertina

 

 

Introduzione

Attesa, temuta, seppure contrastata con tutti i mezzi a disposizione, nel 2011 la crisi mondiale ha investito anche il nostro sistema economico, sino all'anno precedente protetto dalla diversificazione e dalle piccole dimensioni delle realtà produttive, dalla vocazione al turismo e dalla tenuta di settori anticiclici, oltre che dal suo decentramento rispetto al contesto internazionale. I dati che leggerete non sono positivi, a prevalere è il segno meno: cala l'occupazione, diminuiscono gli ordinativi e i consumi. Cresce l'incertezza di fronte a una situazione ancora instabile e ad una evoluzione allo stato indecifrabile.

La relazione non ci dice però solo questo. Analizzando i numeri, leggendo le proiezioni, ritroviamo il sistema economico che ci caratterizza e che conosciamo: la lungimiranza degli imprenditori che guardano all'estero, l'impegno sul fronte dell'innovazione non solo dei processi produttivi ma anche dell'organizzazione interna, il patto tra datori di lavoro e dipendenti che nelle piccole realtà diventa di ferro, la sostanziale tenuta di un settore quale il turismo, legato a doppio filo al territorio, il patrimonio inestimabile che nessuno potrà mai portarci via.

La vicinanza delle istituzioni pure rappresenta un caposaldo: in una realtà piccola è più facile incontrarsi e confrontarsi, chiedere e avere attenzione. Come Camera di Commercio crediamo in questo scambio continuo, in un dare-avere produttivo: fornire aiuto, non solo dal punto di vista economico, e ottenere indicazioni su ciò che realmente serve al sistema imprenditoriale. Questo abbiamo fatto nel 2011, nel solco di quanto proposto negli anni precedenti, ma in maniera ancora più intensa e convinta: migliorando le iniziative, ottimizzando le risorse, coinvolgendo sempre più aziende.

Nel panorama delle autonomie locali sentiamo come imprese l'esigenza di una razionalizzazione dell'organizzazione amministrativa, ma guardiamo con timore al ridimensionamento dell'ente Provincia: il nostro territorio e la nostra comunità ne uscirebbero gravemente penalizzati.

I dati positivi di questa relazione non sono tanti, nascosti tra le pieghe della crisi, ma ne andiamo molto fieri perché arrivano dall'estero, il settore sul quale abbiamo concentrato sforzi e investimenti. Consideriamo l'aumento significativo dell'export un grande successo per una valle oltremodo penalizzata da una scarsa propensione ai mercati che stanno al di là delle Alpi, nel resto d'Europa ma anche oltreoceano. Qualcosa sta cambiando: c'è una sensibilità diversa da parte degli imprenditori, consapevoli che l'Italia è lenta, ma il mondo continua a correre. E se è vero che sopravvive solo chi sa innovare, anche noi, nel nostro piccolo, dobbiamo cambiare prospettiva.

Poiché, in un sistema globalizzato, riteniamo non basti confrontarci al nostro interno, abbiamo guardato al di fuori dei confini provinciali instaurando rapporti di collaborazione con le aree alpine con le quali condividiamo criticità e punti di forza. Il progetto di benchmarking territoriale ha avuto, nell'anno appena trascorso, un notevole impulso: con soddisfazione abbiamo registrato la condivisione attorno alla nostra iniziativa, che prosegue con vigore. Con Aosta, Belluno, Bolzano, Cuneo, Trento e Verbano-Cusio-Ossola ci confronteremo sui programmi e sulle best practices, faremo tesoro dei loro successi e impareremo dai loro insuccessi, per crescere insieme.

Se staremo insieme il futuro sembrerà meno cupo, l'entusiasmo che condivideremo lo rischiarerà.

Perciò in questa Giornata dell'Economia analizziamo i dati negativi, interpretiamo i segnali, ma con lo sguardo rivolto al futuro: è importante ricordare ciò che è accaduto ieri, fondamentale decidere come vivere domani.

Emanuele Bertolini

Presidente della Camera di Commercio di Sondrio

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Executive Summary

Sintesi

Anno dopo anno la Relazione della Camera di Commercio di Sondrio sull'andamento economico si è affermata come un fondamentale strumento di riflessione e analisi su situazione e tendenze dello sviluppo economico locale. L'obiettivo è quello di fornire indicazioni strategiche che possano essere utili a istituzioni ed operatori nel loro agire. E l'approfondimento e l'analisi diventano tanto più importanti quanto più delicate sono le condizioni in cui ci si trova ad operare. Il 2011 ha evidenziato nel mondo le caratteristiche di una cosiddetta double dip recession: dopo una certa ripresa registrata nel 2010 la situazione non si è consolidata per l'acuirsi della crisi dei debiti sovrani, con il riflesso sui mercati finanziari e aumento dello spread rispetto ai titoli tedeschi. La crescita debole ha innescato timori circa la tenuta degli organismi emittenti: dopo la Grecia, sono finiti nel mirino degli speculatori anche la Spagna e l'Italia. Questo anche a causa delle difficoltà riscontrate dalle autorità nel definire adeguate, tempestive ed efficaci politiche di contrasto della crisi. A tutto ciò si aggiunge un livello di disoccupazione elevato che contribuisce a determinare una situazione di incertezza e la conseguente contrazione dei consumi; le aspettative degli organismi internazionali su questo fronte non sono rosee.

L'Italia sull'anno ha risentito in modo particolare sia del rallentamento dell'economia globale sia delle tensioni sul debito sovrano nei mercati finanziari internazionali. Ciò ha catalizzato l'attenzione del Governo spingendo alle due manovre correttive dei conti pubblici in estate. Poi si è proceduto verso la costituzione di un governo tecnico verso fine anno guidato dal neosenatore a vita Mario Monti

Anche in Lombardia verso la fine del 2011 si è avviata tecnicamente una fase di recessione con forti rallentamenti nella produzione industriale, sia a livello congiunturale sia tendenziale e con dati positivi solo e significativamente rispetto al commercio estero.

Il sistema economico della provincia di Sondrio nel 2011 ha registrato in modo più evidente i contraccolpi della crisi; il totale delle imprese attive segna una riduzione di 190 unità rispetto al 2010 per un totale di 15.186 imprese attive. Aumenta inoltre la forbice fra imprese iscritte e cessate. Il sistema è diversificato con una prevalenza del terziario per un territorio ad elevata vocazione turistica. Aumentano le imprese del terziario mentre si riducono le imprese del settore manifatturiero (-4%) e di costruzioni (-2,6%), più colpite dalla congiuntura economica.

Sul fronte del lavoro gli effetti della crisi si sono fatti sentire in particolare modo. Le istituzioni e le banche hanno comunque continuato ad agire in sinergia cercando di migliorare le condizioni di operatività delle imprese, ad esempio sul fronte dell'accesso al credito anche attraverso specifici interventi. Nel 2011 le ore di cassa integrazione si sono ridotte solo del 4% circa rispetto al 2010. E' aumentato il tasso di disoccupazione (arrivando al 7,38% per quello complessivo e al 17% per quello giovanile 15-29 anni), superando in modo netto i valori registrati negli altri contesti alpini e a livello regionale.

Il settore agricolo, anticiclico, pur risentendo degli effetti della crisi (ad esempio sui costi di produzione) è risultato meno penalizzato di altri comparti e ha registrato dati positivi soprattutto grazie al traino del settore lattiero caseario. Aumentano i prodotti a marchio riconosciuti come prodotti tipici (nuovi marchi collettivi geografici per latte fresco, pietra ollare, scimudin e pizzoccheri), accanto ai già numerosi prodotti a marchio IGP e DOP.

Il settore manifatturiero ha registrato una significativa contrazione nel numero di imprese rispetto al 2010, l'andamento del fatturato industriale ricalca quello della double dip recession e tende a calare dopo una leggera ripresa; il trend dei consumi energetici si mantiene costante rispetto al 2010. Anche il settore artigiano, pilastro portante dell'economia locale con il 33% di imprese risente della crisi (-1,62% di imprese). Commercio e servizi appaiono penalizzati dall'incertezza della ripresa e dalla contrazione dei consumi conseguenti alla situazione generale e all'aumentato carico fiscale. Il turismo, settore chiave per il sistema locale, ha risentito della contrazione nei consumi come dimostra una certa erosione della permanenza media, nonostante l'aumento degli arrivi (+4,2%). In particolare, aumentano arrivi e presenze dei turisti stranieri (rispettivamente +11,1% e +7,7%).

Sfruttamento delle opportunità offerte dall'innovazione e rafforzamento della presenza sui mercati esteri rappresentano strategie importanti per guardare oltre la crisi. Si tratta di elementi che il sistema locale ha ancora bisogno di rafforzare attraverso le numerose iniziative su questi fronti, che notoriamente sono difficili da affrontare per le piccole e piccolissime imprese. L'aggregazione, quindi, diventa la strategia da perseguire e consolidare, come dimostrano numerose iniziative in atto sul territorio, che stanno portando a risultati di interesse (vedi la tendenza ad una maggiore propensione all'export), come il Club degli Esportatori e progetti di rete supportati dal bando ERGON. Per costruire un futuro di qualità è basilare puntare su una adeguata valorizzazione del capitale umano, volano di crescita e di sviluppo e elemento chiave per migliorare l'attrattività del territorio così da poter anche attrarre personale qualificato - valtellinese e non - da fuori.

Il potenziato marketing territoriale avviato con il progetto "Destinazione Valtellina" per il rilancio strategico del turismo riscuote forte interesse a livello locale come chiave per una maggiore competitività del settore e integrazione con altri settori. Le infrastrutture, invece, penalizzano ancora il territorio ma iniziative sono in corso sul fronte delle connessioni su gomma. Importante sarebbe il rafforzamento di una mobilità alternativa su ferro anche in chiave turistica e di tutela del paesaggio quale base dell'identità.

La provincia di Sondrio si colloca ancora nella "top ten" per la qualità della vita e mantiene importanti punti di forza, quali i servizi a imprese e cittadini, la velocità della giustizia, l'ordine pubblico, la sicurezza e la qualità di credito, oltre ad una posizione di primissimo piano per le fonti rinnovabili, legate alla produzione da fonte idrica.

Aggregazione, sinergia, coesione e azione di rete sono quindi le carte da giocare per puntare su un futuro sostenibile di qualità, come auspicato dallo Statuto Comunitario per la Valtellina.

Elemento cruciale nel 2011 è stata la sottoscrizione del protocollo d'intesa per l'attuazione dello Statuto e del suo sistema di monitoraggio proprio a questo scopo, condiviso da istituzioni ed operatori del territorio. Continua e si rafforza in questo ambito la dimensione comparativa con le province alpine di Aosta, Belluno, Bolzano, Trento e Verbano - Cusio - Ossola con cui sono state avviate attività di collaborazione nel progetto Alps Benchmarking, da estendere anche all'estero, per scambi di esperienze e best practices su tematiche di interesse comune: agroalimentare, internazionalizzazione, filiera bosco-legno, energia, solo per citare i temi principali.

 

Executive Summary

Every year the Sondrio Chamber of Commerce Annual Economic Report has become a fundamental tool to look at trends in local economic development. The aim it pursues is that of providing strategic lines which may be useful to institutions and local actors in their activities and policies. And such an analysis is even more important when the general conditions in which one has to operate get more fragile.

Year 2011 showed worldwide the characteristics of a double dip recession: the light recovery in 2010 was not followed by a consolidation because of the crisis of sovereign debt, its reflections on financial markets and increase of spread with German stocks. The weak growth produced uncertainties as for the resistance of issuing bodies: not only Greece but also Spain and Italy did finish in the sights of financial venturers. This was also related to the difficulties authorities had in defining adequate, timely and effective policies in response to that. On top of it a high level of unemployment adds in a situation of uncertainty and shrinkage of consumptions; there are no optimistic expectations with regards to that.

Italy in 2011 felt the effects of the slowdown of the global economy as well as of the tensions regarding sovereign debt in international financial markets. This catalysed the Government attention and led to two public accounts' corrective manoeuvres in the summer. Afterwards there was the set up of a technical Government led by the newly appointed life senator Mario Monti.

In Lombardy technically an industrial recession started towards the end of 2011, with a significant slow down in industrial production and with positive data only with regards to international trade.

Sondrio local economy system in 2011 showed more than before the effects of the economic crisis; in 2011 the total of companies active in the area registered a reduction of 190 units, if compared to 2010, for a total of 15.186 active companies. The number of registrations has been even lower than that of cancellations with a greater distance between the two indicators. The economy shows diversification as for activities and sectors with the main presence of the tertiary sector where tourism plays a central role. There was an increase of companies active in the tertiary sector and a reduction of companies especially in the manufacturing ( -4%) and construction (-2,6%) sectors.

As for employment, effects of the crisis were more severe than before. Banks and institutions kept working in sinergy to improve companies' operational activities, like those related to financial support. The hours authorised within the unemployment benefits in Sondrio in 2011 saw a reduction of only 4%; unemployment rate kept growing (7,38% and 17,% for youth unemployment age 15-29) surpassing rates registered elsewhere in the Alps and in the region.

Agricolture, being anticyclical, also felt the effects of the crisis (e.g on production costs) but less than other sectors and registered positive results especially thanks to the milk and daily products. Products with registered geographical collective trademarks increased - four in a year: pizzoccheri, fresh milk, scimudin cheese and pietra ollare (firestone) - adding up to the already numerous products with IGP and DOP. Manufacturing registered a significant reduction in companies; the turnover trend resembles that of the double dip recession and tends now to get lower after a slow recovery; trend of energy consumption kept stable. The artisan sector, a pillar of the local economy ( 33% of total companies), felt the crisis effects too (-1,62% reduction of active companies). Trade and services again registered negative results due to the uncertainty of the recovery, consumptions reduction and impact of new taxes. Tourism, key sector for the local system, also felt the effects of the lower consumptions as shown by a shorter average stay but the number of tourists increased (+,4,2% arrivals); in particular, arrivals from abroad increased by 11%.

Exploitation of opportunities offered by innovation and strengthening of presence on international markets represent important strategies to look beyond the crisis. These are elements that the local system needs to strengthen by working on the various initiatives undertaken, which are clearly not easy for small and micro companies. Aggregation is then the strategy to pursue and build on, as shown by the undertaken actions which are leading to some results (see the trend in increasing export propensity), such as the Exporters Club and network projects supported by ERGON.

To build a future of quality it is important to focus on valorization of human capital, which can boost growth and which is key to improve attractiveness for qualified personnel not only from Valtellina.

A stronger territorial marketing started with the project "Destination Valtellina" to strategically re-launch tourism meets great interest at local level being seen as fundamental for greater competitiveness and integration with other sectors. The local social responsibility disciplinary recently approved in Sondrio and unique experience in Italy, shows in an even stronger way the great attention paid to quality, typicalness and sustainability. Infrastructures, however, still penalize the local system even though various initiatives are on going as for road connections; it would be important to also strengthen a more sustainable mobility via rail with a view to tourism and environmental protection as base of local identity.

Sondrio is still within the "top ten" provinces for quality of life and maintains strengths such as services to companies and citizens, speed of law, public order, safety and security and quality of the finance sector, besides a first class position with regards to renewables and especially production of energy from water.

Aggregation, synergy, cohesion and network activities are then the elements to focus on for achieving a sustainable future of quality as proposed by the Statuto Comunitario per la Valtellina.

Crucial element in 2011 was the signing of the protocol for the implementation of the monitoring system proposed in the Statuto, signed by institutions and private actors. Moving from that, the comparative dimension with the Alpine Italian provinces started in 2011 now continues and gets stronger. Collaborative activities have recently been started with the provinces of Aosta, Belluno Bolzano Trento and Verbania Cusio Ossola, within the project Alps benchmarking. The aim is to build on broader perspectives and to exchange best practices on common interest themes, such as agrofood, internationalisation, wood and energy, just to name the main ones.

 

Sommaire

Au fil des années, le Rapport de la Chambre de Commerce de Sondrio sur la tendance économique s'est affirmé comme étant un instrument fondamental de réflexion et d'analyse sur la situation et les tendances du développement économique local. L'objectif poursuivi est de fournir des indications stratégiques qui pourraient s'avérer utiles aux institutions et aux opérateurs pour la mise en place de leurs actions. Les conditions dans lesquelles ils se trouvent à opérer étant fort délicates, l'approfondissement et l'analyse deviennent dès lors d'autant plus importants. L'année 2011 a mis en évidence dans le monde les caractéristiques d'une récession à double creux : la légère reprise enregistrée en 2010 ne s'est pas stabilisée à cause de l'aggravation de la crise des dettes souveraines, emportant des retombées néfastes sur les marchés financiers et l'augmentation du spread par rapport aux titres allemands. La faible croissance a suscité des craintes quant à la stabilité des organismes émetteurs ; après la Grèce, ce sont l'Espagne et l'Italie qui ont fini dans le collimateur des spéculateurs. Cela, également à cause des difficultés auxquelles se sont heurtées les autorités lorsqu'il s'est agi de définir rapidement des politiques appropriées, en mesure d'enrayer efficacement la crise. À cela, que l'on ajoute un taux de chômage élevé qui contribue à générer et entretenir un climat d'incertitude, entraînant comme conséquence une baisse des dépenses de consommation. Sur ce front, les expectatives des organismes internationaux ne sont guère roses.

Tout au long de l'année, l'Italie a particulièrement subi les suites fâcheuses du ralentissement de l'économie globale non moins que des tensions sur les marchés financiers internationaux créées par l'accroissement de la dette souveraine. Ce qui a catalysé l'attention du gouvernement qui s'est vu contraint, en été, à mettre en place les deux manœuvres financières visant à la correction des comptes publics. On a ensuite procédé, vers la fin de l'année, à la formation d'un gouvernement technique présidé par M. Mario Monti, nouvellement nommé sénateur à vie.

La Lombardie a connu, elle aussi, vers la fin de 2011, une phase de récession technique, tant sur le plan conjecturel que sur le plan tendanciel, qui s'est traduite par un fort ralentissement de la production industrielle ; seul le commerce extérieur affichait alors des chiffres positifs.

En 2011, le système économique de la province de Sondrio subit plus fortement les contrecoups de la crise. Le total des entreprises actives, soit 15.186, indique une réduction de 190 unités par rapport à l'année 2010 ; ainsi l'écart se creuse davantage entre les entreprises immatriculées et les entreprises ayant cessé leur activité. Dans ce système diversifié, le tertiaire prédomine sur un territoire à forte vocation touristique. Les entreprises du tertiaire augmentent alors que diminuent les entreprises du secteur manufacturier (-4%) et du secteur du bâtiment (-2,6%), qui sont ceux les plus touchés par la conjoncture économique.

Quant au travail, les effets de la crise se sont fait fortement sentir. Les institutions et les banques ont toutefois continué à agir en synergie en tentant d'améliorer les conditions d'opérativité des entreprises, par exemple en ce qui concerne l'accès au crédit à travers des interventions spécifiques. En 2011, les heures de chômage technique ne se sont réduites que de 4% par rapport à l'année 2010. Les chiffres du chômage indiquent une hausse (arrivant à un taux de 7,38% pour le total, jusqu'à atteindre la barre de 17% quant au chômage des jeunes âgés de 15 à 29 ans) très nettement supérieure aux valeurs enregistrées dans les autres régions alpines et au niveau régional.

Encore qu'affecté par les effets de la crise (notamment en ce qui concerne les coûts de production), le secteur agricole, anticyclique, s'est révélé moins pénalisé que d'autres secteurs et a fait enregistrer des chiffres positifs, essentiellement grâce au rôle moteur qu'a joué le secteur laitier-fromager. En hausse, les produits de marque reconnus comme produits typiques (nouvelles marques collectives de certification de l'origine géographique pour le lait frais, la pierre ollaire, le scimudin et les pizzoccheri), à côté des déjà nombreux produits ayant reçu les appellations IGP et DOP.

Le secteur manufacturier a vu une chute importante du nombre de ses entreprises par rapport à l'année 2010 ; l'indice de l'évolution du chiffre d'affaires industriel est en ligne avec celui de la récession à double creux, et il tend à diminuer après une légère reprise ; les consommations d'énergie demeurent constantes par rapport à l'année 2010. Quant au secteur artisanal, véritable pilier de l'économie locale comptant 33% des entreprises, il est lui aussi affecté par la crise (1,62% d'entreprises). Le commerce et les services apparaissent pénalisés par la reprise incertaine, et par la diminution des dépenses de consommation imputable à la situation générale et à une plus lourde charge fiscale. Le tourisme, secteur clé pour le système local, a été touché par la réduction des consommations comme l'atteste une certaine baisse de la durée moyenne des séjours en dépit d'une hausse des arrivées (+4,2%). En particulier l'on constate une augmentation des arrivées et des séjours de touristes étrangers (respectivement +11,1% et +7,7%).

L'exploitation des opportunités offertes par l'innovation et le renforcement de la présence sur les marchés étrangers représentent des stratégies importantes pour voir plus loin que la crise et envisager l'avenir. Il s'agit d'éléments que le système doit encore consolider à travers les nombreuses initiatives qui ont été adoptées car, comme il est notoire, ce sont des enjeux difficiles à relever pour les petites et les très petites entreprises. L'agrégation devient donc la stratégie qui doit être poursuivie et consolidée, comme en témoignent les nombreuses actions réalisées sur le territoire qui sont en train d'aboutir à des résultats intéressants (voir la tendance croissante à l'exportation), tels que le Club des exportateurs et le soutien des projets de réseau moyennant la mise en œuvre du programme ERGON.

Pour construire un avenir de qualité, il est fondamental de miser sur une valorisation adéquate du capital humain, moteur de croissance et de développement non moins qu'élément clé pour améliorer l'attractivité du territoire en mesure d'attirer un personnel qualifié, non seulement originaire de la Valtellina mais provenant aussi d'autres régions.

Le marketing territorial renforcé né du projet intitulé « Destination Valtellina » pour la relance stratégique du tourisme suscite un très vif intérêt au niveau local come élément incontournable pour une compétitivité majeure de ce secteur et pour son intégration avec d'autres secteurs. Par contre, l'insuffisance des infrastructures pénalise encore le territoire mais des initiatives sont en cours en vue de développer les liaisons routières. Il serait tout aussi important de renforcer la mobilité ferroviaire, non seulement pour le tourisme mais aussi aux fins de la protection du paysage, fondement de l'identité.

La province de Sondrio se classe encore dans le « top ten » pour la qualité de la vie et elle conserve des points forts incontestables tels que les services aux entreprises et aux habitants, la rapidité de la justice, l'ordre public, la sécurité et la qualité de crédit, sans oublier sa position de tout premier plan eu égard aux sources renouvelables liées à la production d'énergie à partir des ressources hydriques.

Agrégation, synergie, cohésion et action de réseau sont les principaux atouts à jouer pour miser sur un avenir soutenable de qualité, comme tel est le souhait exprimé dans le Statut communautaire de la Valtellina.

Élément crucial de 2011, la signature du protocole d'entente pour la mise en œuvre du Statut et de son système de surveillance conçu expressément pour cet objectif, conclu entre les institutions et les acteurs économiques du territoire. Dans ce contexte a été prise en considération la dimension comparative, qui se poursuit et se renforce avec les provinces alpines de Aoste, Belluno, Bolzano, Trente et Verbano - Cusio – Ossola avec lesquelles ont été instaurées des activités de collaboration dans le cadre du projet Alps Benchmarking ; une approche qu'il faudrait étendre à l'étranger afin de favoriser les échanges d'expériences et des meilleures pratiques sur des sujets d'intérêt commun : agro-alimentaire, internationalisation, filière du bois, énergie, pour ne citer que les principaux.

 

Wirtschaftsbericht

Der Bericht der Handelskammer in Sondrio über die Wirtschaftsverhältnisse hat sich von Jahr zu Jahr als grundwichtiges Instrument behauptet, das zu Überlegungen anregt und zur Untersuchung der Sachlage und der örtlichen wirtschaftlichen Entwicklungstrends. Das Ziel heißt, strategische Hinweise zu liefern, die den Institutionen und Fachkräften für Ihre Handlungen nützlich sein können. Je schwieriger sich die Arbeitsverhältnisse erweisen, umso wichtiger werden solche Vertiefungen und Untersuchungen. Das Jahr 2011 hat weltweit die Eigenschaften einer sogenannten double dip recession in den Vordergrund gestellt: Nach einem gewissen Aufschwung, der im Jahr 2010 verzeichnet werden konnte, hat sich die Situation aufgrund des Verschärfens der Krise der öffentlichen Schuldtitel, ihre Auswirkungen auf die Finanzmärkte und die Spread-Erhöhung gegenüber den deutschen Wertpapieren nicht konsolidiert. Das schwache Wachstum hat Befürchtungen in Hinsicht auf die Standhaftigkeit der ausgebenden Organe ausgelöst: Nach Griechenland haben es die Spekulanten auch auf Spanien und Italien abgesehen und dies auch aufgrund der von den Behörden begegneten Schwierigkeiten, angemessene, prompte und wirksame Politiken zum Kontrastieren der Krise zu bestimmen. Zu all dem gehört dann noch eine hohe Arbeitslosenrate, die dazu beiträgt, eine Situation der Unsicherheit und demzufolge das Nachlassen der Konsume zu bewirken; in dieser Hinsicht sind die Erwartungen der internationalen Organismen nicht gerade rosig.

Italien hat im Laufe des Jahres sowohl unter der abgeschwächten Globalwirtschaft als auch unter den Spannungen im Bereich der öffentlichen Schuldtitel auf den internationalen Finanzmärkten ganz besonders gelitten. Dadurch hat sich die Aufmerksamkeit der Regierung beschleunigt darauf fokussiert, im Sommer die beiden Haushaltsmanöver zur Sanierung der Staatsfinanzen anzustreben. Danach wurde gegen Ende des Jahres die Bildung einer Technokratenregierung unter der Leitung des neuen Senators auf Lebenszeit Mario Monti in die Wege geleitet.

Auch in der Lombardei begann gegen Ende 2011 technisch eine Rezessionsphase mit starken konjunkturellen und tendenziellen Verlangsamungen der industriellen Produktionen, mit positiven Daten, die in bedeutender Weise nur den Außenhandel betrafen.

Das Wirtschaftssystem der Provinz Sondrio hat 2011 deutlich die Rückwirkungen der Krise verzeichnet: Die Gesamtheit der aktiven Unternehmen registrieren eine Reduzierung von 190 Einheiten gegenüber 2010 mit insgesamt 15.186 aktiven Unternehmen. Außerdem erweitert sich die Schere zwischen eingetragenen und aufgelösten Unternehmen. Das System ist diversifiziert, mit vorwiegendem Anteil des Dienstleistungssektors in einem Gebiet mit starker touristischer Veranlagung. Es vermehren sich die Dienstleistungsunternehmen, wogegen eine Reduzierung der Produktionsunternehmen (-4%) und der Bauunternehmen (-2,6%) zu verzeichnen ist, die von der Wirtschaftskonjunktur betroffen sind.

Die Auswirkungen der Krise haben sich besonders auf dem Arbeitsmarkt spürbar gemacht. Die Institutionen und Banken haben weiterhin synergisch gehandelt und versucht, die Arbeitsbedingungen der Unternehmen zu verbessern, zum Beispiel im Rahmen der Kreditzugänglichkeit, auch durch spezifische Maßnahmen. Die Kurzarbeitsstunden konnten 2011 gegenüber 2010 um nur 4% reduziert werden. Die Arbeitslosenrate ist gestiegen (bis 7,38% insgesamt und bis 17% bei Jugendlichen von 15-29 Jahren) und hat damit deutlich die Werte der anderen Alpenbereiche und die regionalen Werte übertroffen.

Die Landwirtschaftsbranche hat sich trotz der verspürten Krisenauswirkungen (z.B. auf die Produktionskosten) antizyklisch als weniger benachteiligt erwiesen als andere Tätigkeitsgebiete und konnte positive Daten verzeichnen, vor allem dank der treibenden Milch- und Käsebranche. Es vermehren sich die als typische Produkte anerkannten Markenprodukte (neue geografische Gemeinschaftsmarken für Frischmilch, Topfstein, Scimudin-Käse und Pizzoccheri-Nudeln), neben den schon zahlreichen Produkten mit der geschützten geografischen IGP-Angabe und mit geschützter DOP-Ursprungsbezeichnung.

Die Manufakturbranche hat eine bedeutende Verminderung der Unternehmen gegenüber 2010 verzeichnet, der industrielle Umsatztrend folgt dem der double dip recession und neigt nach einem leichten Aufschwung zur Verminderung; der Trend der Energieverbrauche bleibt gegenüber 2010 konstant. Auch die Handwerksbranche, ein mit 33% der Unternehmen tragender Bereich der örtlichen Wirtschaft verspürt die Krise (-1,62% der Unternehmen). Handel und Dienstleistungen scheinen vom unsicheren Wiederaufschwung und von der Konsumreduzierung infolge der allgemeinen Situation und der erhöhten Steuerbelastung benachteiligt zu sein. Auf dem Fremdenverkehr, die Hauptbranche des örtlichen Systems, lasten die Konsumreduzierungen, wovon trotz der zugenommenen Besucheranreisen (+4,2%) eine verkürzte durchschnittliche Aufenthaltsdauer zeugt. Besonders zugenommen haben die Anreisen und Aufenthalte ausländische Besucher (jeweils +11,1% und +7,7%).

Die Nutzung der von der Innovation gebotenen Möglichkeiten und eine verstärkte Präsenz auf den Auslandsmärkten stellen eine bedeutende Strategie für die Zukunft nach der Krise dar. Es handelt sich um Elemente, die das örtliche System noch stärken muss, anhand der zahlreichen Initiativen in diese Richtung, die bekanntlich für kleine oder sehr kleine Unternehmen schwierig anzugehen sind. Angliederungen werden also die zu verfolgende und zu konsolidierende Strategie, was zahlreiche aktive Initiativen auf dem Territorium bezeugen, die interessante Ergebnisse bieten (siehe der Trend nach einer verstärkten Exportneigung), so der Club der Exportunternehmen und von der ERGON-Ausschreibung unterstützte vernetzte Projekte.

Für den Aufbau einer Qualitätszukunft muss man sich unbedingt auf eine angemessene Aufwertung des menschlichen Kapitals fokussieren, als Schwungrad für das Wachstum und die Entwicklung und Schlüsselelement zur Verbesserung der Attraktivität des Territoriums, um auch qualifiziertes Personal aus dem Veltlin oder von anderswo anzulocken.

Das mit dem Projekt "Destinazione Valtellina" - sprich Bestimmungsort Veltlin - eingeleitete verstärkte Territorialmarketing für die strategische Revitalisierung des Fremdenverkehrs sammelt auf lokaler Ebene ein starkes Interesse, als Schlüssel für eine verstärkte Wettbewerbsfähigkeit der Branche und der Integration mit anderen Branchen. Die Infrastrukturen dagegen benachteiligen nach wie vor das Territorium, doch es laufen Initiativen im Rahmen der Verbindungen im Straßentransport. Wichtig wäre die Verstärkung einer alternativen Mobilität im Schienentransport, auch in touristischer Hinsicht, und für den Landschaftsschutz als Identitätsgrundlage.

Die Provinz Sondrio gehört noch zu den Top Ten in puncto Lebensqualität und bewahrt wichtige Stärken wie die Serviceleistungen an Unternehmen und Bürger, eine schnelle Rechtsprechung, die öffentliche Sicherheit, Kreditsicherheit und Kreditqualität, sowie eine erstrangige Position im Bereich der erneuerbaren Energiequellen in Verbindung mit der Produktion aus Wasserquellen.

Angliederung, Synergie, Kohäsion und vernetztes Agieren sind somit die Trümpfe, mit denen wie vom "Gemeindestatut von Valtellina" erhofft eine nachhaltige Qualitätszukunft angestrebt werden muss.

Ein ausschlaggebendes Element war im Jahr 2011 die Unterzeichnung der Vereinbarung für die Aktivierung des Statuts und seines für diesen Zweck dienenden und von Institutionen und Fachkräften des Territoriums gebilligten Überwachungssystems. In diesem Rahmen besteht weiterhin und verstärkt sich der Vergleich mit den Alpenprovinzen Aosta, Belluno, Bozen, Trient und Verbano – Cusio – Ossola, mit denen Zusammenarbeiten im Rahmen des Projekts Alps Benchmarking eingeleitet wurden, die auch auf das Ausland zu erweitern sind, für den Austausch von Erfahrungen und Best Practices zu Themen von allgemeinem Interesse wie: Agrar- und Nahrungsmittel, Internationalisierung, Forst- und Holzindustrie, Energie, um nur die Hauptthemen zu nennen.

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NOTE

  • Relazione sull'andamento economico della provincia di Sondrio - 2011
    Camera di Commercio di Sondrio – Studi ed Analisi Territoriali
    A cura di
    Maria Chiara Cattaneo
    Con la collaborazione di
    Alessandro Damiani
    Coordinamento
    Segreteria Generale - Camera di Commercio di Sondrio
    Relazione svolta nell'ambito delle attività previste da
    Protocollo d'intesa per la progressiva implementazione del sistema
    di monitoraggio prefigurato nello Statuto Comunitario per la Valtellina
    Sottoscrittori
    Provincia di Sondrio, Camera di Commercio di Sondrio,
    Società Economica Valtellinese, Consorzio Vivi le Valli,
    Credito Valtellinese, Banca Popolare di Sondrio, Iperal
    © 2012 Camera di Commercio di Sondrio ISBN 978-88-907239-0-2
    Finito di stampare nel mese di aprile 2012 - Tipografia Polaris, Sondrio -
    Grafica Sviluppo Creativo_Nava
    Versione digitale: Raylab - Andrea Balzarini